Materie prime critiche: il nuovo regolamento UE e gli impatti sul settore del cleaning
- Segreteria AFIDAMP
- 16 mag
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Il Regolamento (UE) 2024/1252, in vigore dal 23 maggio 2024, istituisce un quadro normativo per garantire all’Europa un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche (CRM), ossia risorse fondamentali per l’economia europea ma soggette a rischi di fornitura. La normativa punta a ridurre la dipendenza da pochi Paesi terzi, rafforzare la produzione interna, aumentare il riciclo e stimolare la sostituzione di materiali critici dove possibile. In parallelo, la Commissione adotterà un regolamento attuativo per promuovere misure di circolarità nei singoli Stati membri (ai sensi dell’art. 26 del regolamento).
Elenco delle principali materie prime critiche
L’allegato II del Regolamento individua 34 materie prime critiche, tra cui:
Litio
Nichel
Cobalto
Grafite
Terre rare leggere e pesanti
Rame
Alluminio / Bauxite / Allumina
Magnesio
Silicio metallico
Gallio
Germanio
Fosforo e Fosforite (roccia fosfatica)
Boro
Antimonio
Tungsteno
Metalli del gruppo del platino
Tantalio
Titanio metallico
(Fonte: Regolamento (UE) 2024/1252, Allegato II)
Impatti attesi sul settore cleaning professionale
Le misure previste dal regolamento coinvolgeranno diversi attori della filiera del cleaning professionale, con impatti diretti e indiretti:
Produttori di macchine e attrezzature
Molti componenti chiave delle macchine per la pulizia (motori elettrici, batterie, magneti, schede elettroniche) contengono materie prime critiche come rame, litio, cobalto, terre rare, grafite.
Il regolamento punta a rafforzare la disponibilità di queste risorse, favorendo produzione e riciclo interni, riducendo i rischi di approvvigionamento e aumentando la stabilità dei prezzi.
Sono previsti incentivi all’uso di materiali riciclati e alla progettazione di prodotti più facilmente smontabili e recuperabili a fine vita (eco-design), anche attraverso la modulazione dei contributi ambientali.(Fonte: Art. 26, Reg. (UE) 2024/1252; Considerando 42–44)
Produttori di detergenti chimici
Il fosforo e il boro, utilizzati in formulazioni di detergenti e additivi, sono inclusi tra le materie prime critiche.
Il regolamento stimola la ricerca su alternative a queste sostanze, oltre a favorire il recupero di fosforo da rifiuti e reflui.(Fonte: Reg. (UE) 2024/1252, Allegato II; Art. 26, par. 3)
Produttori di tessili per le pulizie
Nessuna delle principali fibre tessili utilizzate è attualmente classificata come materia critica, ma l’industria tessile sarà comunque influenzata dal quadro generale sull’economia circolare e sul riciclo dei materiali.
Anche i componenti in plastica o metallo presenti negli attrezzi (es. manici, supporti) potrebbero essere soggetti a criteri ambientali e premianti legati all’uso di CRM riciclate.(Fonte: Art. 26, par. 2–4, Reg. (UE) 2024/1252)
Distributori
I distributori potranno beneficiare di forniture più affidabili, grazie alla diversificazione delle fonti e alla localizzazione europea di impianti estrattivi o di trasformazione.
Il regolamento favorisce trasparenza e tracciabilità lungo la catena del valore, migliorando la comunicazione tra produttori e distributori.(Fonte: Art. 28, Reg. (UE) 2024/1252)
Utilizzatori finali
Una filiera più stabile riduce il rischio di carenze di prodotto o interruzioni dei servizi per gli utilizzatori (imprese di pulizia, facility management, enti pubblici).
Maggiore disponibilità di macchinari e materiali sostenibili, con contenuto riciclato o progettati secondo principi di economia circolare.(Fonte: Considerando 5–7; Art. 1 e 2, Reg. (UE) 2024/1252)
L’attuazione del Regolamento (UE) 2024/1252 segna un passo importante per la resilienza industriale dell’Unione Europea. Anche la filiera del cleaning, pur non essendo al centro delle tecnologie strategiche, potrà trarre vantaggio da un contesto produttivo più sicuro, prevedibile e orientato alla sostenibilità.