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Omnibus IV: accelera il digitale nella filiera del cleaning

La Commissione europea ha presentato il 21 maggio 2025, nel pacchetto di semplificazione Omnibus IV, una proposta di Direttiva (COM(2025) 503) e una proposta di Regolamento (COM(2025) 504) che modificano in modo mirato 20 atti di legislazione UE sui prodotti, con un obiettivo semplice: rendere la conformità “digital by default” ed eliminare gli adempimenti cartacei.

Le misure riguardano direttamente macchinari e le tecnologie utilizzate nella pulizia professionale (macchine elettriche/elettroniche, robot, apparecchi connessi, strumenti di misura, componenti e accessori), perché molte di queste ricadono in direttive/regolamenti interessati dalla riforma (es. LVD, EMC, RED, ATEX, RoHS, ecc.).


I pilastri della proposta

  1. Dichiarazione UE di Conformità (DoC) in formato digitale

    La DoC potrà essere fornita solo in forma elettronica e resa accessibile tramite un indirizzo web o un codice “machine-readable” (es. QR). Se il prodotto è soggetto anche a una normativa che richiede il Digital Product Passport (DPP), le informazioni della DoC dovranno confluire nel DPP.

  2. Istruzioni d’uso digitali

    I fabbricanti potranno fornire istruzioni in digitale anziché su carta, riducendo ristampe e aggiornando più facilmente la documentazione tecnica.

  3. “Common specifications” quando mancano norme armonizzate

    Nei casi in cui non siano disponibili (o siano insufficienti) standard armonizzati, la Commissione potrà adottare specifiche comuni come mezzo alternativo per dimostrare la conformità ai requisiti essenziali UE.


La posizione del Consiglio: sì alla proposta, con precisazioni chiave

Il Consiglio UE ha adottato la propria posizione negoziale il 24 settembre 2025, confermando l’impostazione della Commissione e introducendo alcune garanzie operative.

Le principali modifiche sono:

  • Accesso alle informazioni digitali senza barriere

    La DoC deve essere direttamente accessibile, gratuita, senza obbligo di inserire dati personali e senza app proprietarie. Viene chiarito anche il concetto di “digital contact”, che deve permettere un contatto semplice e non discriminatorio con il fabbricante.

  • Istruzioni/Sicurezza: distinzione tra consumer e professionale

    Per prodotti consumer o potenzialmente usati anche da consumatori, le informazioni di sicurezza restano su carta.

    Per prodotti destinati esclusivamente a uso professionale, la sicurezza può essere fornita solo in digitale.

  • Common specifications solo come “fallback”Il Consiglio ribadisce che sono una soluzione residuale, utilizzabile soltanto in assenza di norme armonizzate adeguate e con obbligo di consultazione degli stakeholder.


Parlamento europeo (IMCO): emendamenti in linea con il Consiglio

La commissione IMCO ha ricevuto un numero elevato di emendamenti:

  • 344 emendamenti sulla Direttiva (PE779.372 e PE779.373)

  • 167 emendamenti sul Regolamento (PE779.374) con un forte allineamento alle indicazioni del Consiglio su accessibilità digitale, istruzioni e common specifications.

Tra le proposte più rilevanti per il settore: attenzione alle PMI, con richieste di template documentali digitali più semplici e di un help-desk gratuito per accompagnare le imprese nella transizione digitale.


Scadenze e prossimi passaggi

  • 3 dicembre 2025 – IMCO esamina gli emendamenti di compromesso.

  • 26–27 gennaio 2026 – voto IMCO.

  • Da fine gennaio 2026 – avvio dei triloghi Consiglio-Parlamento-Commissione.

Dato l’ampio allineamento tra Consiglio e Parlamento, è atteso un accordo relativamente rapido nei triloghi.


Impatti sulla filiera del cleaning professionale


1) Produttori di macchine e tecnologie (elettriche, elettroniche, connesse)

  • Risparmi strutturali su stampa, traduzioni cartacee e logistica dei manuali/DoC.

  • Nuovi obblighi digitali: serve un’infrastruttura stabile per ospitare DoC, istruzioni aggiornate e “digital contact”. Un QR non funzionante o un link non accessibile può generare non conformità.

  • Integrazione futura nei DPP: per prodotti che avranno passaporto digitale, tutta la documentazione diventerà parte del “single access point”, con vantaggi di tracciabilità ma anche necessità di governance dati.


2) Distributori e grossisti B2B

  • Cambia il controllo di conformità: non più “documento in scatola”, ma verifica di accesso digitale alla DoC e alle istruzioni.

  • Migliore servizio post-vendita (recupero manuali in tempo reale), ma anche rischio “link rot”: se il produttore non mantiene online la documentazione, lo stock diventa più difficile da vendere o usare in gare pubbliche.


3) Noleggio e assistenza tecnica

  • Manutenzione più efficiente: istruzioni sempre disponibili e aggiornate sul campo.

  • Gestione semplificata di aggiornamenti di sicurezza senza sostituzione del cartaceo.


4) Imprese di servizi di pulizia (utilizzatori professionali)

  • Per prodotti “solo professionali”, sicurezza digitale esclusiva: accesso più rapido per audit, DVR e formazione.

  • Necessità di archivio digitale interno per garantire consultabilità anche senza connettività immediata.


5) PA e grandi committenti

  • Verifiche in gara più rapide e oggettive (DoC digitale accessibile senza barriere).

  • Più trasparenza e meno contenziosi su documentazione mancante.


Legislazione modificata

Le seguenti direttive sono modificate dal Consiglio per allinearsi ai principi di digitalizzazione:

  • Direttiva 2000/14/CE (rumore ambiente per attrezzature uso esterno - include macchine per pulizia)

  • Direttiva 2011/65/EU (RoHS - sostanze pericolose negli apparecchi elettrici/elettronici)​

  • Direttiva 2014/30/EU (EMC - compatibilità elettromagnetica)​

  • Direttiva 2014/32/UE (strumenti di misura)​

  • Direttiva 2014/34/EU (ATEX - atmosfere esplosive)​

  • Direttiva 2014/35/UE (apparecchiature elettriche LVD​

  • Direttiva 2014/53/UE (RED - apparecchi radio)​





 
 
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