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AFIDAMP convocata dal Ministero degli Esteri al Tavolo dedicato al settore Macchine e Tecnologie




Il Presidente Giuseppe Riello ha partecipato al Tavolo convocato dal Ministero degli Esteri, che ha coinvolto le associazioni del settore Macchine e Tecnologie per valutare le ripercussioni del conflitto in corso tra Russia e Ucraina


Milano, 18 marzo 2022 – Lo scorso 16 marzo è stato convocato un tavolo di lavoro, voluto dal Ministero degli Esteri, per valutare insieme al mondo delle imprese del settore Macchine e Tecnologie le criticità e le ripercussioni generate sul sistema industriale italiano dalla guerra in corso tra Russia e Ucraina. L’obiettivo della Farnesina, conseguente all’istituzione di un’unità di crisi dedicata al conflitto, è stato quello di coinvolgere, attraverso le principali associazioni del comparto, il mondo delle imprese, per fare fronte alle problematiche che si stanno verificando.


A rappresentare AFIDAMP, invitata a partecipare al tavolo, il Presidente, Giuseppe Riello.

A introdurre i lavori l’Ambasciatore Lorenzo Angeloni, Direttore Generale della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese - Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, coadiuvato dal moderatore Ministro Plenipotenziario Stefano Nicoletti, Vice Direttore Centrale per l’internazionalizzazione del Sistema Paese. Sono state segnalate le criticità generate anche dalle sanzioni imposte dal mondo occidentale, tra le quali aumenti del prezzo di alcuni prodotti, difficoltà di approvvigionamento di materie prime, impossibilità a esigere crediti precedenti al conflitto, commesse in corso non più attive. Il tavolo aperto vuole essere il primo passo per un dialogo costante con il mondo delle imprese.


Il Presidente di AFIDAMP, Giuseppe Riello, ha sottolineato come il comparto del cleaning professionale subisca la situazione generata dalla guerra e dalle scelte operate nei confronti della Russia. “Il mercato russo -ha specificato Giuseppe Riello- è sempre stato ed è molto importante per i nostri associati che esportano i propri prodotti, in particolare i macchinari, verso questo Paese. La richiesta c’è ancora, ma la difficoltà è a livello logistico. E’ infatti molto difficile fare arrivare in Russia e consegnare i prodotti richiesti. I soci chiedono, pertanto, che, non appena possibile, vengano istituiti dei corridoi e delle modalità per poter proseguire le attività commerciali”.


Carlo Maria Ferro, Presidente di ICE ha sottolineato la disponibilità dell’Istituto a collaborare con le imprese per supportarle in tutte le fasi, sia di importazione, sia di esportazione. A questo scopo propone di valutare iniziative dedicate per chi esporta e per chi si trova con ordini e commesse aperte che non sono state evase e non possono esserlo. Ferro ha sottolineato anche come si stia lavorando sul tema delle manifestazioni fieristiche e delle missioni di visite del mondo imprese, comprendendo insieme ai singoli organizzatori come procedere.


L’Ambasciatore Angeloni, chiudendo i lavori, ha sottolineato come oltre ai problemi legati all’export, le criticità principali siano legate all’approvvigionamento di materie prime, tema sul quale già alla Farnesina si sta lavorando. L’Ambasciatore ha sottolineato come si stiano mettendo a disposizione strumenti specifici per aiutare le imprese, anche aprendo canali con Paesi che possono sopperire alla mancanza di materie prime provenienti dalla Russia. Tra gli strumenti messi a disposizione dal Ministero permane il Fondo 394, strumento di finanza agevolata messo a disposizione durante la pandemia da Covid-19, che si sta cercando di adattare alla attuale situazione.


Per raccogliere tutte le richieste e per fornire supporto il Ministero ha aperto una casella di posta elettronica dedicata export.crisiucraina@esteri.it. Anche la Commissione Europea ha istituito un indirizzo per comunicare le criticità da parte delle imprese: ec-russia-sanctions@ec.europe.eu.

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