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Panoramica sui principali Obblighi Normativi per l’esportazione di Prodotti Chimici In Usa, Cina, Uk, Svizzera e Turchia



Grazie agli accordi stipulati da AFIDAMP con alcuni partner strategici, sono molti i servizi oggi offerti ai soci, per sostenerli e aiutarli nella propria attività. L’associazione ha programmato per il 2025 una serie di webinar dedicati a diverse tematiche, offrendo ai partner l'opportunità di presentare le proprie attività di consulenza e agli associati la possibilità di accedere a informazioni, strumenti e soluzioni su questioni rilevanti e di attualità per il settore del cleaning professionale.


Nel primo webinar dell’anno, promosso dal Gruppo di Lavoro Affari Internazionali si è parlato di accesso ai mercati globali, con un approfondimento dedicato ai fabbricanti di prodotti chimici, con la consulenza del partner Flashpoint.


Barbara Miliano, Senior Regulatory Affairs Consultant di Flashpoint ha esplorato gli obblighi necessari per chi intende esportare prodotti chimici, focalizzandosi sul percorso da seguire per essere in regola in USA, Cina, UK, Svizzera e Turchia.


Nel caso delle sostanze chimiche da esportare è importante tenere presente quali sono le sostanze ammesse nel Paese. Negli Sati Uniti e in Cina, per esempio, esistono degli Inventory specifici, ovvero degli elenchi, che includono tutte le sostanze ammesse nel Paese. Se la sostanza prodotta non rientra in questi inventari non potrà essere in alcun modo immessa in quel Paese. Per quanto riguarda gli USA si tratta del TSCA Inventory, che include circa 85.000 sostanze, e sarà quindi necessario ottenere questa certificazione per superare i confini americani. Da questo punto di partenza derivano poi normative e obblighi specifici relativi alle indicazioni da apporre in etichetta.


IECSC, The Inventory of Existing Chemical Substances in China, ha la stessa funzione per il mercato cinese e include oltre 45.000 sostanze. Anche in questo caso bisogna quindi fare tutte le verifiche del caso sui prodotti, sulla documentazione da produrre e sull’etichettatura necessaria.


Non va inoltre dimenticato che anche Paesi più vicini all’Italia, come la Svizzera, UK e la Turchia, possono avere regolamenti e norme molto diverse da noi, alle quali è sempre necessario attenersi, per poter vendere su questi mercati. In UK e in Turchia, per esempio, è necessario avere un Only Representative, ovvero un partner locale che svolgerà le procedure per conto dell’azienda europea, in modo da rispettare le richieste del Paese.


In Svizzera, infine, se il prodotto verrà venduto su tutto il territorio, bisognerà preparare etichette e documentazione nelle tre lingue nazionali (italiano, francese, tedesco). La Svizzera, al tempo stesso, richiede di integrare la scheda di sicurezza del prodotto europeo solo apponendo una cover che preveda l’inserimento di alcuni specifici punti aggiuntivi richiesti per il proprio mercato.

Anche in questo caso è importante conoscere per tempo i mercati di proprio interesse, per adeguarsi per tempo e poter usufruire anche di un consulente capace di guidare l’azienda nel percorso.


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