top of page

Dazi USA: cosa devono fare oggi le aziende esportatrici del cleaning professionale

  • Immagine del redattore: Info
    Info
  • 4 set
  • Tempo di lettura: 5 min
ree

Dal 7 agosto 2025 tutti i prodotti di origine europea sono soggetti a un dazio complessivo del 15% all'importazione negli USA. Questa tariffa sostituisce integralmente i dazi MFN (Most Favored Nation) precedenti quando questi erano inferiori al 15%. Il dazio si applica secondo il principio del "massimo tra 15% e dazio MFN preesistente", garantendo che nessun prodotto beneficia di aliquote inferiori al 15%.

Questo provvedimento colpisce in modo trasversale numerosi comparti industriali, incluso il settore del cleaning professionale.

Al momento non sono previste esenzioni di settore, ma sono in corso interlocuzioni istituzionali per ottenere eventuali deroghe. È quindi indispensabile che ogni impresa si attivi tempestivamente per affrontare questa nuova sfida, agendo sia sulla corretta classificazione amministrativa sia sulla pianificazione delle attività export.

Ecco cosa devi fare subito per evitare sanzioni, blocchi doganali e perdita di competitività.

 

AGGIORNAMENTO AI NUOVI CODICI ATECO 2025

La revisione ATECO 2025, in vigore dal 1° aprile, introduce una struttura completamente rinnovata dei codici di attività economica. Per il cleaning professionale, ciò significa codici specifici che rendono più facile l’accesso a bandi, agevolazioni, nonché la tracciabilità doganale delle esportazioni.

Cosa deve fare l’impresa?

  • Verificare e aggiornare il proprio codice ATECO nella visura camerale e nelle dichiarazioni fiscali.

  • In caso di variazione, comunicare tempestivamente il nuovo codice utilizzando la Comunicazione Unica (ComUnica) o i modelli disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

  • Attenzione: l’errato inquadramento ATECO può comportare problematiche fiscali, contributive e doganali, nonché limitare l’accesso agli ISA e agli incentivi export.

  • Per la guida dettagliata, consulta la news ufficiale AFIDAMP.


CODICI ATECO E HS DEL CLEANING PROFESSIONALE COLPITI DAI DAZI USA

Una corretta corrispondenza tra codici ATECO e codici doganali HS (Harmonized System) è oggi fondamentale: determina l’aliquota applicata in dogana e l’ammissibilità a eventuali esenzioni.


Attività (Codice ATECO 2025) Principali Codici HS (export USA) Dazio USA dal 7/8/2025

Fabbricazione macchine per 8479.89, 8424.30, 8508 15%

pulizia (28.29.41, 28.29.49)


Fabbricazione articoli/attrezzature 3926, 3924 15%

plastica (22.26.11, 22.26.12)


Fabbricazione detergenti/prodotti 3401, 3402, 3404, 3808 15%

chimici (20.41.10, 20.41.20)


Articoli tessili/igienico-sanitari 6307, 4803, 4818 15%

(13.95, 17.22)


Scope, spazzole, mop (32.91) 9603 15%


Nota: Per l’elenco dettagliato dei codici HS del settore cleaning professionale e relative istruzioni pratiche, consulta il Forum AFIDAMP – Affari Internazionali (accesso riservato).

 

COSA DEVONO FARE ORA LE AZIENDE ESPORTATRICI

Per proteggere la propria attività e pianificare correttamente l’export, ogni azienda deve:

  • Verificare la classificazione doganale (HS): Assicurarsi che ogni prodotto destinato all’export sia correttamente codificato secondo l’HS, ricorrendo se necessario a un’informazione tariffaria vincolante.

  • Analizzare la filiera produttiva: Verificare l’origine dei componenti. Se almeno il 20% del valore di un prodotto è di origine statunitense, il dazio aggiuntivo si applica solo sulla parte non statunitense.

  • Consultare un esperto doganale: Collaborare con spedizionieri e consulenti specializzati per la corretta gestione delle pratiche di esportazione, per esplorare possibili esenzioni, riduzioni dei dazi o utilizzo di regimi speciali come il “duty drawback”.

  • Aggiornare le condizioni contrattuali: In presenza di dazi straordinari, valutare l’adeguamento dei listini, delle offerte e delle condizioni Incoterms nei confronti della clientela statunitense.

  • Monitorare le evoluzioni normative: Restare aggiornati tramite AFIDAMP e fonti istituzionali (ADM, ISTAT, MIMIT, Unioncamere) su possibili deroghe o modifiche al quadro tariffario.

 

STRUMENTI DIGITALI E SUPPORTO DISPONIBILE PER LE AZIENDE

Per affrontare con efficacia le novità normative e semplificare i processi di aggiornamento, le imprese possono avvalersi di numerosi strumenti digitali e servizi di supporto:

  • Portale EBTI (Informazione Tariffaria Vincolante Elettronica)*: per inoltrare e gestire le richieste di Informazione Tariffaria Vincolante.

  • Applicazione "Impresa Italia" disponibile sul sito del Registro Imprese, per verificare in tempo reale l'assegnazione e la correttezza del Codice ATECO 2025.

  • Servizio di rettifica gratuita ATECO tramite il sito ufficiale rettificateco.registroimprese.it , attivo dal 15 aprile 2025, consente di correggere eventuali errori o incongruenze fino al 30 novembre 2025 senza costi aggiuntivi.

  • Camere di Commercio: offrono servizi di consulenza e formazione per l'aggiornamento normativo e l'internazionalizzazione, con bandi e programmi specifici per supportare l'export.


*Informazione Tariffaria Vincolante (ITV) e Procedura EBTI

Per garantire una corretta classificazione doganale e l'applicazione appropriata dei dazi, è fondamentale utilizzare l’Informazione Tariffaria Vincolante (ITV), uno strumento ufficiale previsto dall'Agenzia delle Dogane per inoltrare e gestire le richieste di classificazione doganale vincolante tramite il portale EBTI:

  • L'ITV è una risposta scritta e vincolante sulla classificazione doganale di un prodotto, valida su tutto il territorio nazionale e in sede di importazione.

  • Le imprese possono richiedere l'ITV tramite il portale europeo EBTI (Electronic Binding Tariff Information), che consente di ottenere indicazioni tariffarie vincolanti in modo digitalizzato e tempestivo.

  • La validità dell'ITV è triennale e può essere rinnovata o modificata in caso di variazione del prodotto o della normativa.

  • Effettuare la richiesta di ITV è una misura preventiva per evitare errori di classificazione, rischi di sanzioni e addebiti di dazi errati.

  • Si raccomanda alle aziende di valutare attentamente l'ITV per ogni linea di prodotto di esportazione verso gli USA, soprattutto in presenza di prodotti innovativi o di difficile catalogazione.


CRONOLOGIA OPERATIVA DETTAGLIATA PER ADEMPIMENTI EXPORT E CLASSIFICAZIONE

Per garantire una gestione puntuale e conforme alle normative, si suggerisce alle aziende di seguire questa timeline operativa:

  • Immediato (entro 15 giorni) > Verificare lo stato dell'inventario e delle spedizioni in corso per identificare merci potenzialmente esistenti (caricate prima del 7 agosto).

  • Entro 30 giorni > Richiedere Informazione Tariffaria Vincolante (ITV) tramite il portale EBTI per prodotti chiave, soprattutto quelli di dubbia classificazione.

  • Entro 30 giorni > Aggiornare le documentazioni fiscali e doganali, con corretta codifica ATECO 2025 e HS, e rivalutare i prezzi di vendita tenendo conto del nuovo dazio.

  • Entro 30 novembre 2025 > Completare la rettifica gratuita del codice ATECO tramite rettificateco.registroimprese.it ove necessario.

  • Continuo > Monitorare le possibili deroghe o esenzioni in fase di negoziazione UE-USA e aggiornare le strategie commerciali di conseguenza.

 

RISCHI E COMPLIANCE: CONSAPEVOLEZZA E PREVENZIONE

Le aziende esportatrici devono essere pienamente consapevoli dei rischi correlati all'errata classificazione e all'osservanza delle normative:

  • La classificazione doganale errata può determinare l'imposizione di sanzioni pecuniarie fino al 40% del valore delle merci, oltre al pagamento di dazi supplementari.

  • Le Autorità doganali statunitensi stanno intensificando i controlli sul settore pulizia per evitare elusioni tramite riconfezionamenti o transiti illeciti.

  • L'uso dell'Informazione Tariffaria Vincolante (ITV) riduce significativamente i rischi di contestazioni e fornisce una tutela legale efficace in caso di controversie doganali.

  • È inoltre importante rispettare correttamente le procedure per le merci in transito: gli invii caricati e sdoganati prima del 7 agosto 2025 sono soggetti alle tariffe precedenti, purché lo sdoganamento avvenga entro il 5 ottobre 2025.

  • La mancata osservanza delle novità normative può comportare la responsabilità solidale dell'importatore statunitense nel caso di mancato pagamento dei dazi, con conseguenze sul rapporto commerciale.

  • Si raccomanda pertanto di avvalersi di consulenti doganali esperti e di monitorare costantemente gli aggiornamenti pubblicati dall'Agenzia delle Dogane e dagli enti istituzionali.

 
 
bottom of page